CHIESA ARCIPETRALE DI SANTA MARIA ANNUZIATA O SANTA MARIA DEL COLLE
Della originaria chiesa parrocchiale della comunità di Sovizzo non rimane traccia perché distrutta da Ezzelino da Romano intorno al 1240. La chiesa attuale ha le sue origini sul finire del 1500 e i primi decenni del 1600 con i lavori di rinnovamento e completamento dell’edificio, che durarono fino alla metà del XVIII secolo. Nel 1743 la consacrazione della chiesa conclude e premia l’impegno della piccola e povera popolazione per darsi una chiesa completamente rinnovata e ricca d’arte.
L’avvenimento è registrato nell’iscrizione murata dietro l’altare maggiore. La chiesa del ‘600 era ad una sola navata, sufficiente per una popolazione di 500 persone su una pianta rettangolare (12x9.25 metri) con abside quadrata (5 metri). Sull’angolo sud-ovest sorgeva il campanile, che durò fino al 1893. Il coro fu ampliato tra il 1676 e il 1680, mentre intorno alla metà del 1700 fu costruita la facciata e allungata la navata. Quando fu consacrata nel 1743 non esistevano le navate laterali. La navata laterale destra fu realizzata infatti nel 1785, occupando un terzo del cimitero in corrispondenza della gradinata della canonica, mentre la navata sinistra fu aggiunta nel 1889.
L’altare maggiore è uno dei capolavori dei fratelli Merlo. L’opera è eseguita con tecniche accuratissime.
Il crocifisso è del 1688: opera fine, d’intenso naturalismo, ricca di psicologia e anatomicamente sapiente.
Il tabernacolo è del 1720 e si fa ammirare per la sua compostezza e signorilità.
L’altare della Madonna dei Battuti (ora San Giuseppe) è del 1702: paliotto raffinatissimo, colonne in marmo rosa si Verona e capitelli corinzi finissimi.
L’altare della Madonna del Rosario è del 1703. I 15 misteri del Rosario, restaurati nel 2004, dipinti su formelle di rame, sono di Francesco Maffei (1657).
L’altare di Santa Caterina, Santa Lucia,Santa Apollonia (ora Sant’Antonio) è del 1704: è particolarmente elegante.
L’altare di San Rocco e San Sebastiano (ora Sacro Cuore) è del 1706.
Ai lati dell’altare maggiore le statue, in nuda pietra chiara, di Vincenza Pasini (la veggente di Monte Berico) e della Madonna sono opera del Marinali (1693).
La statua della Madonna dei Battuti, restaurata nel 1998 da Monica Endrizzi, è del ‘500 ed è un’autentica perla. “ la rende viva l’esaltazione lirica, la sacralità stilistica, la vicinanza alla realtà della vita, proprio come deve essere la Madre del Signore” (Previalti).
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CHIESA DI SANTA MARIA REPARATA AL VIGO
Il Vigo era anticamente un centro amministrativo del territorio che faceva capo al vastissimo “pago” (paese) di Montecchio Maggiore. La devozione a Santa Reparata affondale radici nei primi secoli del cristianesimo ed è confermata dalla piccola scoperta avvenuta in occasione del restauro della chiesa (2000). Togliendo gli intonaci della facciata, infatti, si è reso visibile un oculo, successivamente chiuso, appartenente alla chiesa romanica del secolo XI. Nel secolo XVII la chiesa fu totalmente rinnovata . il dipinto, che raffigura il martirio di Santa Reparata, è opera del pittore udinese Rocco Pitacco, molto operoso nel territorio vicentino intorno alla metà dell’800. Il recente intervento di restauro del dipinto ad opera di Monica Endrizzi consente una corretta, piacevole e intensa lettura estetica.